Chi non ha mai avuto a che fare con il rallentamento del proprio telefono? Si sa, dopo qualche anno qualunque smartphone comincia a lanciare dei segnali di cedimento, causati prevalentemente dall’utilizzo costante e dall’elevato numero di file salvati all’interno.
Le cause di un telefono lento, comunque, possono essere diverse e non è sempre necessario ricorrere a rimedi estremi, come cambiare la batteria o addirittura l’intero dispositivo. Bastano, in realtà, piccoli trucchi per liberare un po’ di memoria e alleggerire il tutto!
Le soluzioni più comuni
Il sistema operativo Android, così come tutti gli altri presenti sul mercato, con il trascorrere del tempo può accusare alcuni colpi, rallentandosi. I motivi possono essere diversi:
- un numero elevato di applicazioni installate;
- applicazioni che funzionano in background e consumano continue risorse;
- poca memoria libera rimasta a disposizione;
- un aggiornamento non ottimizzato.
Qualsiasi dispositivo, nonostante non sia appena uscito dal negozio, può essere velocizzato. Sicuramente il primo passo utile sta nel compiere una bella pulizia interna, iniziando con lo spostamento di applicazioni e dati su una scheda MicroSD. Poiché non tutto può essere spostato, ciò che non serve è meglio eliminarlo.
Le prime app da valutare sono, appunto, quelle che funzionano in background, ovvero le principali responsabili dell’interruzione improvvisa di alcuni giochi. Per verificare quali siano quelle che incidono maggiormente sull’utilizzo della batterie, si può richiedere l’aiuto di Wakelock Detector, che ha la precisa funzione di individuare quelle applicazioni che pesano maggiormente sulla velocità del sistema operativo. Una volta rilevate, basterà semplicemente eliminarle ed il problema sarà – in parte – risolto.
Per interrompere, invece, il funzionamento delle app in background è possibile usare Greenfy, che permette di individuare le app in background e di interromperne il funzionamento quando non vengono utilizzate. Per chi, infine, è un appassionato di giochi e non sopporta proprio di essere rallentato o interrotto, il rimedio migliore è Game Booster, un’applicazione che mette in stand-by il funzionamento delle app in background mentre si sta giocando.
Altri piccoli accorgimenti possono riguardare i widget in esecuzione: se non se ne ha realmente bisogno è sempre utile cancellarli, perché occupano spazio e rallentano le altre operazioni. Anche le animazioni possono essere un problema, risolvibile andando su Impostazioni > Info sul telefono > Numero build e cliccare fino a quando non comparirà la scritta “Ora sei uno sviluppatore”. A questo punto, bisogna tornare di nuovo su Impostazioni > Opzione sviluppatori e disattivare le tre voci corrispondenti a Disegno.
In linea generale, però, le migliori soluzioni restano sempre le stesse: svuotare periodicamente la cache, eliminare i file e le applicazioni inutili, spostarne alcuni su Cloud o MicroSD per ottimizzare lo spazio e avvalersi di app valide. Entriamo nel dettaglio.
1. Cancellare periodicamente la cache
Tutti i dispositivi Android mantengono una cache che permette di accedere più facilmente ai dati visualizzati più frequentemente e richiamati dalle app installate. Più passa il tempo, più la dimensione della cache aumenta: app come Spotify, ad esempio, occupano anche più di 1 GB di memoria per la gestione della cache, dato che sono utilizzabili anche in modalità offline.
Far fuori il contenuto della cache di Android, così fastidioso, è veramente facile: basta accedere a Impostazioni > Memoria > Dati memorizzati nella cache. Ovviamente, si tratta di una soluzione a breve termine, dato che i dati continueranno ad essere visualizzati e, quindi, la cache tornerà a crescere. Svuotarla periodicamente, però, aiuta sicuramente a migliorare la situazione.
2. Eliminare file ed applicazioni inutili
Su un dispositivo Android lo spazio a disposizione sembra non essere mai abbastanza: tra gli aggiornamenti di sistema, le applicazioni installate, la quantità di foto e video salvati in memoria, spesso anche una capienza di 64 GB può risultare insufficiente.
Una soluzione potrebbe essere quella di cancellare i file inutili e le applicazioni non necessarie, cominciando con il valutare cosa occupa più spazio. Scoprirlo è semplice: basta andare su Impostazioni > Memoria. Lo spazio occupato viene raggruppato per tipologia di contenuto e, cliccandoci sopra, sarà possibile visualizzare quanto spazio occupa ogni singola app.
Il nuovo Android 8.0 consente di lasciare al sistema operativo stesso il compito di individuare quegli elementi superflui e che, quindi, possono essere tranquillamente rimossi. Il tutto rende più semplice l’operazione e non si avranno dubbi sull’utilità di ciò che si sta andando a cancellare.
DiskUsage per il controllo dello spazio a disposizione
Nel caso in cui non si riuscisse più a sincronizzare la posta elettronica (indice di una saturazione quasi completa), basterà andare su Memoria > Dati memorizzati nella cache e svuotarla completamente.
Per controllare in che modo è occupato lo spazio, è utile affidarsi anche all’app DiskUsage che all’avvio, effettua una scansione completa del contenuto della memoria interna del dispositivo. Si sconsiglia, comunque, di cancellare file inutili servendosi dell’app stessa, optando per altre soluzioni; DiskUsage, infatti, è pensata per fornire un’idea dello stato delle cose e non per intervenire in modo diretto su di esso.
Rimuovere la app preinstallate
Generalmente, le app installate di default su un dispositivo non sono rimovibili, a meno che non si effettui il root del dispositivo. Se quest’ultimo passaggio è stato fatto, allora si potrà installare l’app gratuita System App Remover, utile proprio a disinstallare le app preinstallate. Se il root non è stato effettuato, le app preinstallate possono essere semplicemente disattivate seguendo questi passaggi:
- installare i software Driver ADB e Minimal ADB and Fastboot su un sistema Windows;
- riavviare il sistema e collegare il dispositivo Android via USB;
- aprire la cartella Minimal ADB and Fastboot (C:\Program files (x86) o in C:\Program files)sul sistema Windows;
- tenere premuto il tasto MAIUSC, cliccare con il tasto destro del mouse in un’area libera della cartella Minimal ADB and Fastboot e selezionare Apri finestra di comando qui;
- digitare adb devices per assicurarsi che il dispositivo sia stato riconosciuto;
- digitare adb shell pm list packages per visualizzare i nomi delle app installate;
- una volta individuato il nome dell’app, digitare adb shell pm hide nome_del_pacchetto e riavviare il dispositivo mobile.
Se in futuro si volesse rendere nuovamente disponibile l’app disattivata, basterà ripetere il procedimento usando il comando adb shell pm unhide nome_del_pacchetto.
3. Ottimizzare lo spazio con MicroSD e cloud
Un metodo semplice, veloce ed efficace per ottimizzare lo spazio di un dispositivo prevede lo spostamento di app e file in altri “contenitori” come MicroSD e cloud.
- Spostare foto e video sul cloud
Spostare foto e video sul cloud è un prezioso contributo per liberare spazio su uno smartphone. L’app che gestisce al meglio questo procedimento è Google Foto.
Lo spazio disponibile sui server di Google è illimitato, a patto che si accetti un ridimensionamento a 16 megapixel per le foto e una riduzione della risoluzione a 1080p per i video. Si può effettuare anche un backup mantenendo le dimensioni originali, ma è evidente come lo spazio è destinato a ridursi notevolmente.
Google Foto è dotata della funzionalità Libera spazio, che riconosce in automatico le foto e i video che sono stati già oggetti di backup, cancellandone le copie locali e mantenendone l’accesso dalla galleria dell’app.
- Spostare le app dalla memoria interna alla scheda MicroSD
Un’altra operazione salvaspazio prevista per i telefoni Android consiste nello spostare le app installate dalla memoria interna alla scheda MicroSD. Prima di acquistarne una, è bene valutarne le tecniche specifiche, in modo che sia abbastanza capiente e offra un’altra velocità di trasferimento dati. Sicuramente, è meglio che sia almeno di classe 10 e UHS.
Inoltre, anche Link2SD è molto utile: è una funzione che permette di creare un collegamento con l’app spostata sulla scheda SD, in modo che il sistema operativo creda di utilizzare un’app memorizzata internamente ma, in realtà, posizionata altrove.
Le app più comuni
La cache è stata svuotata, file e app sono stati spostati su schede MicroSD e sul cloud, la pulizia è stata fatta correttamente ma il telefono si ostina ad andare al rallentatore. Può succedere e non c’è da disperarsi: Android ha messo a disposizione degli utenti una serie di app facilmente scaricabili che possono arrivare in suo soccorso in pochi e semplici passi!
1. SD Maid
SD Maid è l’app ideale per rimettere ordine all’interno di uno smartphone Android ed è gratuita, semplice ed efficiente.
La schermata principale racchiude 4 diverse funzioni, di cui una a pagamento e non subito visibile:
- Resti di applicazioni: scansiona il dispositivo e rileva vecchi file lasciati da app disinstallate;
- Pulizia di sistema: abbastanza esplicativa, pulisce interamente il sistema;
- Pulisci: serve ad ottimizzare il database.
Attraverso un menu laterale è possibile visionare una panoramica sul dispositivo, da tutte le app installate alle ultime modifiche apportate, fino ad uno strumento che permette di gestire eventuali duplicati in rubrica.
2. Files Go
Si tratta di una delle applicazioni realizzate da Google grazie a cui potrete:
- visualizzare le app meno utilizzate tra quelle installate;
- ripulire la cache del sistema;
- eliminare file duplicati o multimediali di WhatsApp e Telegram che intasano la memoria.
Gode anche di un file manager che mostra i dati divisi per categoria e offre la possibilità di inviare file tra più dispositivi con un semplice click.
All-in-One Tool Box
Si presenta con una grafica moderna e semplificata, che permette di ripulire e velocizzare in men che non si dica uno smartphone. La schermata principale mostra subito la percentuale di spazio occupato su memoria interna, RAM e scheda SD e, semplicemente cliccando su Libera, sarà possibile guadagnare spazio svuotando la cache e cancellando i file inutili.
L’app All-in-One Tool Box consente di chiudere i servizi funzionanti in background grazie all’opzione Velocizza mentre, attraverso la funzione Strumenti, si possono gestire le app installate, effettuare backup o reset dei file e disabilitare app precedentemente installate.
History Eraser
È uno strumento abbastanza comodo per svuotare la cache delle app, cancellare chiamate recenti, sms e cronologia del browser e gestire le impostazioni di altre applicazioni Google.
L’interfaccia di History Eraser è assolutamente navigabile e semplice da usare. Accedendo alle impostazioni, è possibile attivare l’auto avvio dell’app all’accensione dello smartphone, l’icona dell’app nel menu delle notifiche e la modalità Pulizia con un tocco tramite widget.
Avast Cleanup
L’applicazione sviluppata dalla AVAST Software di Praga, nota per l’omonimo antivirus gratuito per diversi dispositivi, è adatta per una pulizia più approfondita e accurata. La prima schermata attua una scansione veloce della memoria del dispositivo ricercando file inutilizzati e app in background. Alla fine, si ha la possibilità di avviare la pulizia o selezionare delle impostazioni avanzate per scegliere manualmente cosa eliminare e cosa mantenere.
Con Avast Cleanup è possibile anche spostare i file in cloud anziché eliminarli. Farlo è molto semplice: in pochi passaggi si può configurare l’archiviazione online e mantenere libera la memoria dello smartphone. Purtroppo si tratta di un’app che prevede un breve periodo di prova gratuito: successivamente occorre sottoscrivere un abbonamento annuale per poterla utilizzare.
System App Remover
Un’altra soluzione efficiente per la pulizia di Android è l’app System App Remover; richiede la presenza di un root (ovvero un permesso) nel telefono per accedere alle impostazioni più avanzate del device.
Questo piccolo software gratuito permette di disinstallare app, gestire applicazioni presenti in memoria ed eliminare file indesiderati.
Esiste anche una versione Pro a pagamento che non necessita di root: dopo averla installata facilmente, consentirà di effettuare scansioni della memoria, individuare file troppo pesanti, disinstallare app troppo vecchie e svuotare la cache del dispositivo.
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