Finalmente è ufficiale: il download di Android 10 è disponibile. La versione aggiornata del sistema operativo di Google si può scaricare su tutti gli smartphone compatibili con il nome di Android Q, carico di novità e di interessanti funzionalità che si apprestano a cambiare, ancora una volta, il mondo del mobile.
Non si tratta di un sistema ancora completo, dato che gli aggiornamenti andranno avanti ancora per qualche mese per concludersi del tutto entro i primi mesi del 2020 e interesseranno Samsung, Huawei, Honor, Xiaomi e tutti i dispositivi che supportano il sistema Android.
Ma quali sono le novità principali di questa nuova versione? Dalla Dark Mode alla nuovissima rete 5G, ecco tutto quello che c’è da sapere su Android 10!
Download Android 10: come scaricarlo e come ottenere la versione Beta
Il sistema operativo si rinnova già a partire dalla sua immagine: abbandona, infatti, la storica etichetta con la torta di Android 9 Pie per passare ad un design più minimal, ordinato e basato principalmente sui numeri. Dal punto di vista tecnico, anche stavolta l’aggiornamento avverrà in modo graduale e inizialmente sarà possibile scaricarlo solo su dispositivi selezionati. Tra questi, rientrano tutti gli smartphone Google Pixel:
- Pixel XL
- Pixel 2
- Pixel 2 XL
- Pixel 3
- Pixel 3 XL
- Pixel 3a
- Pixel 3a XL
Nel caso in cui non si possedesse uno di questi modelli, è comunque possibile provare tutte le novità di Android 10 scaricando la versione Beta, che può essere disinstallata in qualsiasi momento o, comunque, al sorgere di problemi o incompatibilità con il dispositivo in possesso.
Secondo le previsioni, Android 10 si perfezionerà nel corso dei prossimi mesi, comprenderà 6 beta in totale e sarà completo entro la primavera del 2020.
Android Q 10: tutte le imperdibili novità
Come già anticipato, la prima novità fondamentale riguarda proprio l’aspetto: i dolci e le caramelle lasciano il posto ad un numero, che sembra mostrarsi fin da subito più professionale, tecnico e promettente. Si tratta di un cambiamento talmente epocale che, già qualche mese fa, Google aveva deciso di creare un clima di suspance attraverso un trailer ufficiale su YouTube e che, effettivamente, aveva riscosso molto successo.
Le innovazioni del nuovo sistema operativo sono state spoilerate da tempo, ma finalmente è possibile poter tracciare un quadro completo di quello che ci aspetta.
Dark Mode
Si tratta dell’attesissimo tema scuro, desiderato e bramato da tutti i possessori di un sistema Android. Finalmente, è possibile modificare la visualizzazione delle app nelle ore notturne con un miglioramento della vista e del risparmio energetico. Per far sì che questa funzione sia ottimale, Google si impegnerà a creare temi dark per tutte le principali app di Android, comprese Gmail e Foto.
Nuova gesture
Arrivano anche i nuovi comandi per navigare, chiudere le finestre e muoversi all’interno del sistema operativo. Passare da un’applicazione all’altra, andare avanti e indietro tra le pagine è più rapido, semplice ed intuitivo. Assolutamente da provare!
Maggior controllo della privacy
Android Q 10 presta molta attenzione all’ambito sicurezza dato che, attualmente, tutte le opzioni legate alla sfera privata sono racchiuse all’interno di un’unica sezione delle impostazioni. Un controllo particolare viene quindi riservato alla condivisione della posizione tramite app, per rendere totalmente sicuro il dispositivo sotto ogni punto di vista.
Questa iniziativa rientra all’interno del cosiddetto Project Strobe: l’utente può decidere se e quando le app in background possono leggere i dati sulla posizione e ha maggiore controllo sui file condivisi attraverso nuovi permessi da concedere per l’accesso a Foto, Video e Audio e sui download.
Adattamento ai pieghevoli
Alcuni cambiamenti previsti da Android Q 10 riguardano i dispositivi pieghevoli con display flessibili. Le modifiche principali interessano onResume e onPause, nello specifico e il funzionamento del manifest di resizeableActivity, per un miglioramento della visualizzazione dell’app.
Un nuovo Settings Panel API
Un’altra novità riguarda il Setting Panel Api che sfrutta la funzionalità Slices di Android 9 Pie. Si tratta di un’interfaccia flottante che comprende alcune impostazioni di una determinata applicazione. Per fare un esempio pratico: il browser web può far apparire una sorta di pannello con diverse opzioni per intervenire su WiFi, Modalità Aereo, connettività dei dati senza, però, dover chiudere o abbandonare l’applicazione. Una nuova frontiera del multitasking!
Live Caption
Si tratta di una nuovissima funzione che da la possibilità di ricevere sottotitoli automatici per video, podcast, messaggi vocali e filmati registrati con il proprio smartphone.
Sound Amplifier
Un vero e proprio amplificatore audio in grado di filtrare maggiormente i rumori di fondo e di aumentare il suono del dispositivo. In questo modo, la qualità dei video e delle registrazioni risulta maggiormente ottimizzata.
Miglioramento della connettività peer-to-peer e Internet
Vengono richiesti maggiori permessi dalle API che effettuano la scansione delle reti cellulari, WiFi e Bluetooth per migliorare la sicurezza delle reti domestiche, aperte e pubbliche.
Fotocamera, media e grafica
Grazie ad Android Q le app possono richiedere un’immagine Dynamic Depth, ovvero un file jpeg comprendente i matadata XMP per la profondità di campo. I dati possono essere utilizzati anche per creare immagini 3D o AR. Inoltre, Dynamic Depth è in formato aperto e, quindi, sarà successivamente supportato da tutti gli smartphone Android Q.
Per i video, invece, il nuovo sistema operativo introduce il supporto al codec video open source AV1. Che significa? In poche parole, offre uno streaming di alta qualità utilizzando, però, meno banda.
Per quanto riguarda la grafica, infine, da tenere presente l’introduzione al supporto di ANGLE (Almost Native Graphic Layer Engine) che permette a molti giochi e applicazioni di trarre vantaggio dalle API Vulkan.
Smart Reply
Vengono introdotti suggerimenti ancora più intuitivi per semplificare ulteriormente l’invio di risposte ai messaggi di amici e familiari. Una chicca: un pulsante che permette di aprire direttamente Google Maps non appena viene inviato/ricevuto un indirizzo.
Miglioramenti delle funzionalità preesistenti
Le novità non riguardano solo l’introduzione di nuove funzionalità, ma anche il miglioramento di quelle già presenti e conosciute. Per fare un esempio, è stata meglio definita ART, che aiuta a contenere il consumo della memoria delle applicazioni velocizzandone l’avvio; è stato affinato BiometricPrompt, il framework per i sistemi di autenticazione biometrica a livello di sistema; è stato ampliato il riconoscimento passivo, come quello del viso; è stato introdotto il supporto al protocollo di sicurezza TLS 1.3 che migliora la sicurezza delle connessioni del 40%.
E siamo solo all’inizio!
In realtà, le novità non finiscono qui: anzi, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 Google ha in serbo un gran numero di introduzioni per i possessori di dispositivi Android. Una di queste è il 5G: definita la nuova frontiera della connessione mobile, Android 10 monterà il suo supporto in maniera nativa e, quindi, ogni dispositivo sarà predisposto per accoglierla.
Molti rumor, poi, parlano di una nuova funzione molto simile al 3D Touch di iPhone: attraverso una pressione prolungata sullo schermo, l’utente potrà attivare diverse opzioni. Ma questa novità non è stata ancora ufficialmente comunicata.
Di sicuro, l’ambito privacy e sicurezza verrà ulteriormente migliorato attraverso l’introduzione di una nuova area completamente chiusa a qualsiasi applicazione esterna. Anche la localizzazione subirà dei cambiamenti: le app verranno limitate nell’individuazione della posizione, al fine di combattere il più possibile la sottrazione di dati ed informazioni personali senza consenso.
Anche la connettività giocherà un ruolo importante, soprattutto per quanto riguarda tutti gli strumenti legati alla Smart Home. Verrà, inoltre, introdotta una nuova ed importante funzione antispam che permetterà di identificare facilmente chiamate provenienti da contatti sconosciuti o indesiderati, lavorando anche su intrecci tra i numeri di telefono e i profili dei principali Social Network.
Non ci resta che attendere con ansia tutte le implementazioni che Google ha riservato ai suoi utenti per i prossimi mesi. Nel frattempo, è possibile cominciare a smanettare su quelle già lanciate e a scovarne anche i segreti più nascosti per non farsi trovare impreparati!
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